Guide per la tutela delle libertà nella scuola dell’emergenza (anno scolastico 2020/2021)
PROPOSTE DI EDUCAZIONE CIVICA PER LE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO
Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2020
La Scuola Che Accoglie fornisce di seguito una selezione di alcuni documenti di lettura e di altro materiale didattico utili per l’Educazione civica e per la tutela dei principi costituzionali sui quali si fonda la Scuola italiana:
- 14 dicembre 2020 – Davvero TV: #Fattinonfoste Puntata 5 – Figli di buona scuola
- 13 dicembre 2020 – Davvero TV: Don Giampaolo Centofanti: A scuola si insegna il civismo omologato e così muore la democrazia
- 11 dicembre 2020 – Davvero TV: Elisabetta Frezza (giurista): Scuola, quale futuro ci attende?
- 7 dicembre 2020 – Davvero TV: #Fattinonfoste Puntata 4 – Il mio compagno mascherato
- 30 novembre 2020 – Davvero TV: #Fattinonfoste Puntata 3 – Il maestro virtuale
- 23 novembre 2020 – Davvero TV: #Fattinonfoste Puntata 2 – Il mio compagno di Covid
- 16 novembre 2020 – Davvero TV: #Fattinonfoste Puntata 1 – La scuola che non c’è
- Ottobre 2020 – A/SIMMETRIE: Elisabetta Frezza – L’istruzione (link al VIDEO; link al TESTO)
La legge n. 92 del 20 agosto 2019 stabilisce che, a partire dall’anno scolastico 2020/2021, negli istituti del secondo ciclo si svolgano lezioni di Educazione civica per non meno di 33 ore annue da ricavare nell’ambito dell’orario settimanale (un’ora alla settimana o pacchetti più consistenti di ore anche in forma non periodica).
Fondamento dell’insegnamento dell’Educazione Civica è la conoscenza della Costituzione Italiana. Essa contiene e pervade tutte le altre tematiche, poiché le leggi ordinarie, i regolamenti, le disposizioni organizzative, i comportamenti quotidiani delle organizzazioni e delle persone devono sempre trovare coerenza con la Costituzione, che rappresenta il fondamento della convivenza e del patto sociale del nostro Paese.
Gli insegnanti di diritto, laddove presenti, assicurano la loro partecipazione all’insegnamento dell’Educazione civica. Negli indirizzi nei quali non sono presenti docenti di diritto, la parte giuridica potrà essere svolta da insegnanti di materie affini come storia, filosofia, italiano o da altri con proprie competenze, in quanto gli argomenti da trattare toccano diversi aspetti del vivere comune.