Ultimo aggiornamento: 17 ottobre 2021 

ASTENSIONI DAL LAVORO

Saranno centinaia di migliaia i lavoratori italiani di tutti i settori pubblici e privati che tra il 15 e il 20 ottobre si presenteranno al lavoro senza “green pass”, dunque senza poter accedere al proprio posto di lavoro – in assenza di sintomi riferibili all’infezione da SARS-CoV-2 – rinunciando volontariamente a uno o più giorni di stipendio e partecipando alle manifestazioni pacifiche organizzate nelle principali città italiane.

I lavoratori che si presenteranno all’ingresso senza “green pass”, come previsto dalla legge, non rischieranno il licenziamento ma dovranno farsi firmare dal datore di lavoro un’autocertificazione, ai sensi del D.P.R. 445/2000, nella quale dichiareranno:

  • di essersi presentati regolarmente al lavoro, in data …, in assenza di sintomi riferibili all’infezione da SARS-CoV-2
  • di non essere in possesso del “green pass” per il giorno …
  • di non accettare il ricatto dela certificazione verde per poter lavorare
  • di offrire la propria prestazione lavorativa anche senza il possesso del “green pass”, chiedendo il pagamento della retribuzione spettante per l’intera giornata di …

Se il datore di lavoro non vorrà firmare alcun documento, il lavoratore dovrà inviargli l’autocertificazione di cui sopra – firmata e datata – con PEC o raccomandata.

LO SCIOPERO F.I.S.I.

È stato confermato dal FISI – FEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI INTERCATEGORIALI – lo sciopero generale, dal 15 ottobre 2021 al 19 ottobre 2021 (non più fino al 20 ottobre: leggi il Comunicato FISI del 17 ottbre 2021), che interessa il personale di tutti i settori pubblici e privati.

È possibile aderire liberamente a una o più giornate di sciopero, non necessariamente a tutte.

F.I.S.I. dichiara che non si tratta di uno sciopero di rivendicazione sindacale (se lo fosse, chi lavora nella scuola potrebbe aderire solo per un massimo di due giorni consecutivi, come da “Allegato al CCNL 26/05/1999” in fondo a questa pagina).

F.I.S.I. informa invece che si tratta di uno sciopero “di ordine politico, così come comunicato al Governo della nazione, lo si può leggere anche nelle motivazioni ufficiali dello sciopero F.I.S.I.

Lo sciopero F.I.S.I., inoltre, si dichiara non violento e “contro ogni fascismo, anche istituzionale.”

Molte amministrazioni pubbliche e private – anche se non tutte – hanno provveduto a inviare le relative comunicazioni.

Per i lavoratori che non potranno aderire formalmente allo sciopero – in quanto privi di una comunicazione ufficiale da parte del proprio datore di lavoro – rimane la possibilità di astenersi dal lavoro presentandosi all’ingresso senza “green pass” e di aderire comunque alle manifestazioni pacifiche organizzate nelle principali città italiane.

Per il personale scolastico statale, lo sciopero è stato rimosso dal cruscotto degli scioperi del Ministro della Pubblica Amministrazione, anche se era stato confermato dal Ministero dell’Istruzione con Nota prot n. 43553 dell’8 ottobre 2021. Nella nota si legge ancora: “A seguito dell’indicazione immediata della Commissione di Garanzia, con nota dell’8 ottobre 2021, registrata in ingresso in pari data, con prot. AOOGABMI n. 43446, la Federazione italiana sindacati intercategoriali (F.I.S.I) ha comunicato la conferma dello sciopero generale dal 15 ottobre al 20 ottobre 2021, specificando come lo stesso sia da configurarsi generale, nonché ricadente nella fattispecie di cui all’articolo 2, comma 7, della legge n. 146 del 1990. Ciò premesso, poiché l’azione di sciopero sopraindicata interessa il servizio pubblico essenziale “istruzione”, di cui all’art. 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modifiche ed integrazioni e alle norme pattizie definite ai sensi dell’art. 2 della legge medesima, il diritto di sciopero va esercitato in osservanza delle regole e delle procedure fissate dalla citata normativa.

L’Art. 2, comma 7, della legge n. 146 del 1990 recita che Le disposizioni del presente articolo in tema di preavviso minimo e di indicazione della durata non si applicano nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumita’ e della sicurezza dei lavoratori.” 

  • Se il datore di lavoro ha inviato ufficialmente la comunicazione dello sciopero, il lavoratore che aderisce a una o più giornate non rischia alcuna sanzione.
  • In caso di adesione allo sciopero – correttamente comunicato dal datore di lavoro – F.I.S.I. consiglia di avvisare i propri superiori almeno 36 ore prima: tramite un unico preavviso se si intende scioperare dal 15 al 19 ottobre, oppure inviando più preavvisi per ogni giornata in cui si intende scioperare.

Buona resistenza!

La Scuola Che Accoglie

REGOLAMENTO SCIOPERI DI RIVENDICAZIONE SINDACALE

(Lo sciopero F.I.S.I. non si dichiara di “rivendicazione sindacale”, bensì “politico” e “in difesa della Costituzione”)