Al dott. Roberto Lagalla,
Assessorato Istruzione e Formazione,
Regione Sicilia
All’ avv. Ruggero Razza,
Assessorato Sanità
Regione Sicilia
Alle Rappresentanze Sindacali,
All’ Assemblea Regionale Siciliana,
Oggetto: Interrogazione sulle precauzioni e avvertenze dell’odierna pratica vaccinale, in riferimento alla Direttiva Prot. 29454/2017 dell’Assessorato della Salute per la Regione Sicilia
La presente interrogazione è stata scritta a nome dei docenti, dei dirigenti e del personale Ata che lavorano nel comparto scuola.
Apprendiamo dai media le dichiarazioni circa la predisposizione di un piano straordinario di screening vaccinale esteso a docenti e Ata della Regione Sicilia. Abbiamo appreso anche dell’esistenza di un’emergenza morbillo nella medesima regione.
Chiediamo tuttavia come mai non siano state finora osservate le avvertenze e le precauzioni previste nell’odierna pratica vaccinale, la quale prevede (cfr. le voci “Avvertenze e Precauzioni” dei bugiardini dei vaccini) che i bambini appena vaccinati debbano evitare, per sei settimane, lo stretto contatto con persone in particolari stato di salute e in gravidanza.
Facciamo rilevare, come peraltro già in altre sedi
hanno fatto notare le associazioni e i sindacati Anief, ANP, CISL, Cobas, FLC CGIL e USB, che
la legge n. 119/2017 sull’obbligo vaccinale ha gravato di ulteriori oneri e responsabilità le figure professionali dei dirigenti scolastici, docenti e Ata, mettendo
a rischio anche il
rapporto didattico-educativo, di fiducia e di corresponsabilità che vi è sempre stato tra le istituzioni scolastiche e le famiglie. Facciamo rilevare inoltre che la legge in questione sta attualmente causando un’ulteriore
perdita di organico del personale docente a causa delle famiglie che scelgono di ritirare i bambini da una scuola nella quale non credono più, poiché essa non preserva ciò che invece per natura dovrebbe difendere: il pluralismo culturale, il pensiero critico e libero, la diversità di opinione, le libertà individuali, di opinione, di scelta e di insegnamento.
Rientra nelle nostre competenze umane e culturali essere professionisti attenti e sensibili al tema delle vaccinazioni e a tale riguardo ci siamo informati scrupolosamente, consultando un’abbondante documentazione medico-scientifica e venendo purtroppo a conoscenza di numerose sentenze – anche recenti – di risarcimento per danni da vaccino. Dobbiamo considerare con attenzione le parole del premio Nobel Luc Montagnier che, intervenendo al convegno dell’Ordine dei Biologi del 2 marzo 2018 a Roma, ha dichiarato: “Non sono contro le vaccinazioni, sono un buon modo per prevenire le malattie, ma i tempi sono cambiati. Il principio di precauzione andrebbe adottato quando si parla di problemi di salute. Il mio suggerimento è non fare vaccini senza prima effettuare controlli del caso. (…) Dobbiamo essere cauti quando proviamo nuovi tipi di vaccini soprattutto quelli obbligatori. E la scienza deve includere tutti i fatti, anche quelli non in linea con teorie precedenti. Se parla solo degli aspetti positivi delle vaccinazioni, eludendo il resto, creiamo una pseudo scienza”.
Sulla base di tali affermazioni, come docenti e genitori coscienziosi e responsabili, riteniamo che la Scuola e la società debbano promuovere l’inclusione nelle Istituzioni scolastiche di tutti gli operatori scolastici e di tutti gli alunni, indipendentemente dal loro stato vaccinale, incoraggiando il dialogo tra le istituzioni e quei cittadini che sempre più spesso decidono di chiedere maggiori informazioni e rassicurazioni sulle vaccinazioni.
Ciò premesso, chiediamo ai Sindacati e alle forze politiche l’indizione di un incontro tra la Regione Sicilia e alcuni nostri rappresentanti, al fine ricevere delucidazioni e chiarimenti sulle modalità attuative della Direttiva Prot. num. 29454 del 12 aprile 2018.
Abbiamo il diritto di presentare le nostre istanze, in qualità di lavoratori della scuola e di genitori che quotidianamente svolgono con dedizione il loro servizio.
Con osservanza
La Scuola Che Accoglie